A MEMORIA DEL DOTT. CUGINI CARLO

Ci proviamo a riassumere in queste poche righe tutta la nostra riconoscenza alla memoria di un medico che ha passato l’intera vita nel nostro piccolo paese della pianura bergamasca esercitando la professione, o meglio sarebbe più appropriato dire la “missione”, di medico di famiglia, per oltre 50 anni.

 Proveniente da Albino ed appena laureatosi in medicina e chirurgia presso l’ Università di Pavia, e specializzatosi in pediatria, venne a sostituire il dott. Porta chiamato a svolgere la mansione di medico condotto in altra sede.

Il dott. Cugini, da subito soprannominato “ol’ duturì ”, ebbe subito modo di farsi accettare quale medico curante privato nella nostra cittadina, forse anche per la sua capacità di rapportarsi con la gente di allora, (i nostri padri e nonni!) contadini ed operai per la stragrande maggioranza, con i suoi modi semplici e rassicuranti a cui non erano estranei né la sua vasta cultura, né l’abitudine nostrana delle Consuetudini qui fortemente radicate.

Al suo studio medico situato nelle stanze a pianterreno di fianco l’oratorio, si accedeva passando per un’anticamera attrezzata da dentista, un vero spauracchio per noi ragazzi che l’oltrepassavano di fretta, accolti da una persona solitamente vestita col camice bianco e che ti riceveva totalmente diversa da come sembrava: affabile, ma deciso sia nei gesti che nelle prescrizioni.

 Sapeva stare tra la gente di Telgate, sia con giovani ed anziani. Per esempio pochi sanno o ricordano che giocava al calcio nella squadra C.S.I. del Telgate nel ruolo di mediano, e come sapeva farsi rispettare sul terreno di gioco, (chiedetelo al Dante, al Lucio e al fratello Giuliano, al Gianni Pesenti, o al Giulio della Passerera, che erano suoi compagni di squadra). Era inflessibile nei calci piazzati a richiamare l’arbitro circa la posizione corretta della barriera, comportandosi da capitano senza magari esserlo, forte di solo quel carisma che gli era proprio.

Verso gli anni 60, costituitasi a Telgate la Sezione Cacciatori, non mancò di iscriversi e rinunciò ad esserne il presidente solo per rispetto ai membri di Telgate più anziani, ma questo non gli impedì di essere anche un provetto pescatore apprendendo tale passione dal vicino di casa: il Sig. Scalari.

Coltivò questi due hobby per lungo tempo ma senza sottrarre alcunché alla sua professione di medico.

Sezione cacciatori

                 dottor Cugini

 

Era facile incontrarlo per le strade di Telgate a qualsiasi ora del giorno e della notte di ogni tempo, mentre andava in bicicletta per curare i malati a domicilio, con la sua borsa attaccata alla canna.

Lasciava aperto comunque lo studio dando compito alla moglie Maddalena di fungere da infermiera per le emergenze. Tuttavia era sempre disponibile, e nelle pause era solito attendere i pazienti in giardino curando le sue piante e le sue rose.

Si avvicinò alla politica assai tardi a metà degli anni 80 fu eletto consigliere per la minoranza nell’Amministrazione Comunale presieduta dal sindaco Bertoli Andrea. Ma il suo impegno travalicava spesso i limiti del mandato; il più delle volte anteponeva gli interessi del paese a quelli del partito che lo aveva espresso, mosso da una prassi intima che superava di netto le quisquilie di parte e talora salvò col suo voto le sorti di quella compagine amministrativa.

Chi scrive ricorda di averlo avuto come collega nella tornata amministrativa del 1990, e rammenta come alcune volte, dopo il Consiglio Comunale terminato alle ore piccole del mattino, ci soffermavamo, incuranti del tempo e dell’ora tarda, a discutere argomenti vari che spaziavano dalla politica attiva alla musica classica di cui, fra l’altro, era un profondo conoscitore e finissimo intenditore.

Ma solamente più tardi riscoprì quel suo antico hobby del calcio, e questa volta nelle vesti di sostenitore della squadra Intim - Helen, che in quegli anni, sotto la guida del presidente Finazzi portò il Telgate a militare in serie C. Non mancava a nessuna partita e anche nelle lontane trasferte di Coppa Italia: lo si trovava sempre in primissima fila a sostenere la squadra insieme a tantissimi tifosi di Telgate.

Ci sarebbe ancora tanto da scrivere su di lui, sicuri come siamo di aver solamente descritto in parte quello che abbiamo imparato da lui. Lo posso dire essendo stato suo vicino di casa per molti anni della nostra vita.

 

                                                                 Antonio Toccagni


  (dal Notiziario "Angelo in Famiglia di marzo 2016)